Clienti,  Riflessioni

Risparmiatore sprovveduto o ingordo?

Quando capitano importanti disastri finanziari che coinvolgono molti risparmiatori, i giornali titolano “Risparmiatori ingannati e depredati dei loro risparmi!”
Ma quanto di tutto ciò è responsabilità del risparmiatore stesso?

Cronaca di una perdita annunciata
Mi è capitato proprio recentemente di ripensare alla situazione di un Cliente, che per comodità chiamerò Gigi, che da anni ha conto e investimenti presso un importante istituto nazionale.

Seguite il ragionamento e poi scrivetemi se sbaglio qualcosa.

Correvano gli anni 2001 – 2002 con il crack delle obbligazioni Argentina e Cirio, per i quali l’istituto in questione fu tra i maggiormente coinvolti. Si susseguivano sui giornali articoli sulle pressioni commerciali per collocare i titoli, vari scandali, ma dal momento che Gigi non fu direttamente coinvolto, non si preoccupò delle cattive abitudini del suo intermediario e continuò a rimanere in quella banca.

Nel 2003 lo scandalo Parmalat vide nuovamente coinvolto il suo istituto, finendo anche questa volta in mano alla giustizia per molte leggerezze nel collocamento ai risparmiatori. Gigi per sua fortuna anche quella volta non inciampò in quel tranello, e quindi continuò a riporre la fiducia nel medesimo istituto.

Già qui però a me una domanda sorge spontanea: se l’istituto dove tengo i miei risparmi ha questi trascorsi, come un ospedale che sbaglia spesso gli interventi, sono proprio sicuro che il prossimo ad essere fregato non sarò io??

E difatti nel 2008 con la Lehman Brothers arriva il turno di Gigi, che invogliato dal tasso e dall’operatore che la propone, compra.

A questo punto, spinto da un conoscente, cambia banca – chiude la stalla quando i buoi sono scappati – ma non porta via tutto, bensì lascia un parte nella vecchia banca, invogliato anche da condizioni di favore che praticano per cercare di trattenere i clienti.

Tutto bene per alcuni anni, poi nel 2017 con i tassi così bassi e incertezza sui mercati Gigi accetta di comprare dei DIAMANTI, l’investimento sicuro per eccellenza, dicevano. E indovina un po’ da chi???
Sempre da quella banca, ovviamente!!

Allora io mi domando: il cliente è veramente sprovveduto?? Era già scritto che se c’erano difficoltà alla prima occasione il conto lo avrebbero fatto pagare a qualche cliente.

Cosa capita allora?? Colpo di scena, la magistratura impone di rendere i soldi ai clienti e quindi Gigi è soddisfatto e rimane con il conto e ad operare con quella banca.

Di questi casi ce ne sono migliaia e molti finiscono allo stesso modo, con i clienti sempre più impauriti e diffidenti sempre nelle mani di quelle banche che hanno sostituito gli interlocutori con ragazzotti in carriera.

Ultima domanda:
Quando tra altri dieci anni Gigi sarà meno lucido di adesso e si dovrà affidare ancora di più al suo interlocutore, può dormire sonni tranquilli per i suoi risparmi??

In questi giorni ho assistito all’intervista di Luca Parmitano, l’astronauta italiano rientrato dallo spazio. Mi domandavo, come avranno fatto? Da tutti i tentativi, tutti gli errori hanno imparato qualcosa e migliorato.

Ma la tecnica che l’uomo mette in certi settori o nelle professioni è poi difficile applicarla nella propria vita, per questo è facile cadere in errore.

Sentimenti come la paura, l’avarizia, l’ingordigia, la diffidenza, l’entusiasmo, che vengono esaltate nel rapporto con il denaro, ne rendono difficile la gestione.

Per questo a qualsiasi livello e con qualsiasi competenza, avere persone di fiducia è estremamente importante e in molti casi ci salva da trappole.

La fiducia deve essere meritata e confermata in continuazione!!

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