Clienti,  Riflessioni

L’EDUCAZIONE DEI FIGLI AL NUOVO MONDO

La settimana scorsa ho aperto il fondo pensione più lungo che abbia mai fatto, 48 anni.

Il sottoscrittore è mio figlio Leonardo di 18 anni appena compiuti.

Il sistema educativo normalmente funziona trasferendo ai figli quello che ci era stato insegnato dai nostri genitori e così negli ultimi anni è andato bene ma i profondi mutamenti hanno costretto soprattutto noi boomers, cioè i nati fra gli anni ‘60 e ‘80, a pagare il prezzo di questi cambiamenti.

Nessuno ci aveva avvisato e nessuno era preparato al mondo che ci siamo trovati a vivere, a rischiare di perdere lavoro a 50 anni, a doversi reinventare, a spostamenti che non avremmo mai voluto fare, però noi possiamo aiutare i nostri figli affinché siano più preparati.

Ai tempi dei nostri genitori si andava in pensione presto con un assegno che superava anche il 80% dell’ultimo stipendio, la formazione era garantita a tutti di buon livello per poter trovare un lavoro vicino a casa e la sanità offriva un ottimo servizio a tutti quanti.

Con i risparmi spesso si comprava già la casa per il figlio che era vicino a un probabile luogo di lavoro, alla farmacia, al supermercato e a quella dei genitori, così si sono  replicate molte famiglie per tanti anni.

Adesso le cose sono cambiate,  se vuoi dare i figli un’istruzione che gli  dia la possibilità di trovare un lavoro facilmente e possibilmente di buon livello devi investire in studi e Master diverse decine di migliaia di euro.

Se devi fare una visita un intervento urgente lo devi pagare oppure avere un’assicurazione La casa è inutile che la compri perché non sai dove andrà a lavorare tuo figlio e neanche il paese, e la pensione se facciamo fatica noi  a sapere quando è e di quanto, figuriamoci  i nostri figli.

L’educazione delle nuove generazioni a questi temi a mio avviso deve essere fatta all’interno delle famiglie,  comunque siano composte,  e dalle istituzioni che si occupano di gestione del denaro.

Lui oggi non ci pensa neanche, anzi mi dice che i soldi li vuole subito e che non gli servono tra 48 anni, ma penso che sia uno tra i regali più utili che io gli abbia fatto.

Altri clienti hanno aperto conti correnti o fondi pensione ai figli e mi piace in questi casi passare con loro il tempo per spiegare la banca cosa è e come funziona, la previdenza complementare, l’uso delle carte e i rischi che possono esserci.

Da padre, capisco che se le cose sono dette da un altro sono più ascoltate e faccio come vorrei che facessero con i miei figli.

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